Tracce migranti – presentato a Ravenna
Lunedì 19 novembre alle 18 il progetto “Tracce migranti – Nuovi paesaggi umani” è stato presentato alla Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna.
L’incontro, a cui il pubblico ha risposto numeroso, è stato introdotto dall’Assessora Valentina Morigi (l’Assessorato all’Immigrazione ha sostenuto la pubblicazione del volume) che ha sottolineato la necessità di mantenere vivo l’interesse sul tema migranti in questo momento storico-politico e l’importanza del collegamento con progetti precedenti quali “La vita degli altri” (2008) e “Ravenna immigrazione: un mondo a parte ?” (2000).
Erano presenti tutti gli autori dei testi (Carla Babini, Francesco Bernabini, Marina Mannucci, Maurizio Masotti e Paolo Montanari) e i fotografi (Luca Gambi e Luciano Nadalini), nonché il grafico Filippo Nostri. La presentazione, per precisa scelta di tutto il gruppo, non ha descritto nel dettaglio il progetto, ma ha dato voce ad alcuni “migranti” attivi in diversi settori a Ravenna, che hanno esposto le loro esperienze in modo efficace ed esaustivo.
Dopo una breve introduzione del lavoro da parte di Carla Babini e Maurizio Masotti hanno preso la parola Fatou Boro Lo (mediatrice culturale, sanitaria e linguistica, Presidente di ASRA, Associazione Senegalesi di Ravenna), Babacar Pouye (Presidente della Cooperativa Teranga, ex campione di atletica e oggi promotore di progetti interculturali fondati sullo sport), Carla Pithon (pedagogista attiva nell’integrazione dei richiedenti asilo) e Franck Viderot (mediatore culturale, giornalista e musicista, attivo in progetti di integrazione attraverso l’educazione musicale).
A conclusione è intervenuto Jurgen Humburg (già funzionario Unhcr Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati-Sede di Roma), che ha parlato della sua lunga esperienza professionale in materia di rifugiati e richiedenti asilo, ma anche di quella personale di “migrante”, essendo arrivato in Italia nel 1987 da Francoforte, testimoniando in questo modo l’universalità del tema e la condivisione di aspetti relativi al concetto di identità, comuni a chiunque, per motivi diversi, sperimenti la diversità di lingue e culture nell’arco della propria esistenza.