Memory Lane
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Essere bambino nell’immediato dopoguerra a Mezzano, piccolo paese dell’entroterra ravennate la cui peculiarità è rappresentata dallo zuccherificio dell’Eridania.
Nascere figlio di una madre orgogliosa e fiera del proprio lavoro come insegnante dell’asilo per i braccianti a Piangipane.
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Studiare per affrancarsi, per scoprire e superare i confini, non solo geografici, definiti da radici scomode.
Riconoscersi nel percorso erratico di maestri e compagni di strada come James Joyce e Gianni Celati.
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Scoprire che l’identità si nutre di confronto col diverso da sé e ritrovare parte delle proprie radici in altre lingue e culture.
Maturare una coscienza politica, riconoscendo e difendendo i diritti dei deboli e delle minoranze.
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Anna e Maurizio: apparentemente due esistenze antitetiche per appartenenza a fasi storiche diverse, per adesione ad ideali o forme di impegno collettivo non coincidenti, ma profondamente legate da uno sguardo appassionato rivolto ad incontrare e conoscere l’alterità.